A mani unite

Categoria: Cerimonia | Curiosità

La simbologia delle mani unite all’interno del matrimonio e nello specifico nella cerimonia civile di matrimonio, racchiude in se un potente significato.

Se ci pensiamo bene fin da quando siamo stati dei bambini chi ci ha accudito e poi cresciuto ci tendeva la mano per insegnarci a fare qualcosa di nuovo e soprattutto per infondere sicurezza. A mani unite si iniziava a fare i primi passi, a mano nella mano si arrivava con il proprio genitore al primo giorno di scuola e così via.

Cosi anche nel giorno del matrimonio le mani assumono una connotazione speciale: quante storie possono raccontare le nostre mani unite, quante situazioni, persone e sensazioni ci hanno fatto provare.

L’entrata dello sposo nella cerimonia avviene a mani unite con la madre o con un parente; l’entrata della sposa nel rito civile avviene ugualmente con il padre o un parente. Tutto questo a mani unite per ricreare un legame atavico, per infondere quella sensazione di sicurezza in un momento cosi cruciale.

Ivano e Valeria sono rimasti per la maggior parte del matrimonio a mani unite mentre ascoltavano e interagivano con la loro celebrante, mentre si alzavano per prepararsi a pronunciare il loro “Si, lo voglio“.

Certo è che la fisicità propria e personale della coppia è un aspetto che va rispettato e mantenuto intatto, pertanto il celebrante può semplicemente invitare a stare a mani unite in qualche momento della cerimonia, ma senza essere mai invadente.

Nel momento dello scambio del consenso nel matrimonio, gli sposi si tengono rispettivamente le mani per poi darsi la mano destra, come un simbolo di un patto, di una alleanza che si speri duri il più a lungo possibile.

Fidarsi, abbandonarsi e darsi forza e fiducia sempre a mani unite per sentire le sensazioni dell’altro semplicemente toccandosi le mani. Il corpo comunica molto di più di quanto pensiamo soprattutto in un momento del matrimonio dove ci può essere tensione e molta emozione.