La postazione musicale di artisti e Dj  va decisa in base agli spazi, dedicandole un angolo discreto così da risultare in armonia con il setting della cerimonia e non invadente o troppo protagonista.

Se durante l’aperitivo o dopo il rito potrebbe esserele dedicato più spazio anche visivo, durante la celebrazione solo il suono dovrà essere co-protagonista.

Se nel caso del Dj set vorremo arginarne la presenza, situandolo a lato e dietro al celebrante, nel caso di musica dal vivo con strumenti classici quali l’arpa, il violino, il violoncello, il pianoforte ecc. anche l’occhio vorrà la sua parte, si dovrà quindi valutare una posizione di equilibrio tra tavolo del cerimoniale, sposi e invitati.

La musica ha il suo preciso ruolo nell’esatto momento e va quindi scelta e disposta con cura nei vari step della giornata.

Per il pre-cerimonia ovvero durante la tavola bianca o il welcome-drink meglio preferire strumenti dinamici, come il violino o l’arpa, ma non troppo invadenti; siamo all’inizio della giornata la scelta darà il tono a tutto l’evento.

Durante la cerimonia la musica, magari di un pianoforte, sarà di sottofondo nelle parti discorsive: introduzione, letture e interventi;  narrante negli istanti di forte emozione come per le entrate degli sposi, lo scambio delle promesse e la conclusione del rito. E’ fondamentale la sua presenza per coinvolgere gli invitati e avvolgere gli sposi soprattutto nell’eventualità di piccoli imprevisti.

Il post-cerimonia può essere decisamente valorizzato con un aumento degli strumenti coinvolti: la band è una scelta sicura e la presenza di un cantante movimenta l’atmosfera conducendo gli ospiti nella festa; l’intervento a seguire di un Dj set magari durante l’open-bar da l’ultimo slancio all’evento.

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